THYSÌA: il rito segreto. Un’esperienza sensoriale nella religione della Sicilia greca
Il 24, il 25 e il 26 giugno, a partire dalle ore 21 (ingresso libero, con replica alle ore 22), nell’affascinante cornice dell’Orecchio di Dionisio, all’interno del Parco della Neapolis di Siracusa – durante la settimana in cui il pubblico potrà usufruire della visita delle Latomie illuminate in via del tutto eccezionale – si terrà Thysìa. Il rito segreto: un’esperienza sensoriale nella religione della Sicilia greca.
L’evento consentirà al pubblico di vivere, in prima persona, un viaggio emozionale finalizzato a ricreare le reali condizioni ambientali e sensoriali vissute dai fedeli all’interno di un santuario greco, coinvolgendo tutti i sensi e stabilendo una relazione univoca fra suoni, odori e materia.
Thysìa. Il rito segreto, realizzato grazie all’intesa tra la Fondazione INDA e l’IBAM-CNR di Catania, in partenariato con il Polo Regionale di Siracusa per i Siti e i Musei archeologici e sponsorizzato dalla ERG S.p.a., è rivolto all’aspetto performativo del rituale e affronta, in particolare, un tema di ricerca che consente di recuperare una parte importante dell’esperienza religiosa individuale, fortemente legata alle sensazioni provate dal fedele nel momento di comunicazione con la divinità e agli atti compiuti nell’ambito della prassi rituale.
Performances e coinvolgimento emotivo sono elementi che sempre più frequentemente ritornano nella ricomposizione dell’esperienza religiosa greca e che implicano un’estensione della ricerca verso aspetti del rituale che il più delle volte non lasciano traccia concreta nella documentazione archeologica, ma possono essere ricostruiti attraverso un approccio filologico ad una serie di testimonianze (letterarie, epigrafiche, iconografiche, etno-antropologiche) che arricchiscono e completano il dato archeologico.
Mariarita Sgarlata, Consigliere Delegato dell’INDA, dichiara: «La Fondazione partecipa al progetto – nel quale le tecniche del teatro immersivo si contaminano con quelle del laboratorio di ricerca – mettendo a disposizione le grandi capacità dei suoi addetti alle scene e ai costumi (tra gli altri, in particolare, Enzo Campailla, Tony Fanciullo e Marcella Salvo) e coinvolgendo gli allievi e le allieve della sezione “F. Balestra” dell’Accademia sotto la guida di Sebastiano Aglianò, Serena Cartia, Mariuccia Cirinnà, Michele Dell’Utri, Elena Polic Greco e Giulia Valentini. Alla società ERG va il merito di avere assicurato un fondo che l’INDA ha destinato alla realizzazione del progetto. Tradizione e innovazione è il binomio inscindibile per il nuovo corso inaugurato dalle Rappresentazioni classiche e dalle attività collaterali della Stagione 2019».
L’evento è nato da un’idea di Antonella Pautasso e Fabio Caruso, ricercatori IBAM-CNR, con il contributo scientifico di Angela Bellia, ricercatrice Marie Curie IBAM-CNR esperta in archeomusicologia, che ha curato l’aspetto della musica e della danza, ed è stato realizzato con il supporto del team multidisciplinare IBAM-CNR formato da Samuele Barone, Giovanni Fragalà, Silvia Iachello, Tania Marchesini, Giusi Meli e Danilo Pavone.
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