I più grandi di sempre
Il ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa ha l’anima forgiata dalle parole dei grandi tragediografi del passato e i volti, la voce e i gesti di artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia, non solo del teatro. Al Teatro Greco si sono esibiti personaggi come Annibale Ninchi, Elena Zareschi, Vittorio Gassman, Valeria Moriconi, Salvo Randone, Glauco Mauri, Elisabetta Pozzi, Lucilla Morlacchi, Giorgio Albertazzi, Ugo Pagliai e Piera Degli Esposti. E ancora le direzioni di registi del calibro di Irene Papas, Krzysztof Zanussi, Mario Martone, Orazio Costa, Antonio Calenda, Luca Ronconi, Peter Stein. A lavorare sulle parole dei grandi tragediografi con traduzioni o vere e proprie riscritture sono invece stati studiosi e artisti come Pier Paolo Pasolini, Edoardo Sanguineti, Salvatore Quasimodo, Vincenzo Consolo, Dario Del Corno, Guido Paduano, Maria Grazia Ciani, Umberto Albini e Giovanni Cerri.
L’arte,
la passione,
la professionalità
L’arte del teatro e le emozioni offerte ogni anno dagli spettacoli classici “nel teatro classico di gran lunga più importante d’Europa” sono rese possibili da oltre 400 persone che rappresentano la spina dorsale dell’INDA: le maestranze che realizzano scene e costumi nei laboratori di sartoria e scenografia dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico e che ogni anno si prendono cura del teatro.
Gli occhi dei giovani
L’Istituto Nazionale del Dramma Antico ha oltre 100 anni di vita ma uno sguardo rivolto ai giovani grazie all’Accademia d’arte del dramma antico che forma bambini e giovani dai 5 anni in su e al Festival internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide che ogni anno ospita sulle pietre del Teatro greco di Akrai migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo in una vera e propria festa segnata dalle idee e dall’entusiasmo dei giovani.
La Fondazione
Una festa senza tempo in un teatro unico al mondo all’interno del quale lo spettacolo continua da oltre 100 anni. Fare di Siracusa il centro di un evento ridando vita al dramma antico e consegnandolo a punti di vista sempre differenti: è da questa intuizione del conte Mario Tommaso Gargallo che nel 1913 nasce l’INDA, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Una riunione tra aristocratici e facoltosi voluta dal nobile siracusano dà così vita a una scommessa che il 16 aprile del 1914, dopo 2.400 anni dalla Polis, riporta gli spettacoli classici al Teatro greco di Siracusa e che da allora ha visto esibirsi davanti a migliaia di spettatori, da maggio a luglio, i più grandi artisti nel panorama nazionale e internazionale. Agamennone di Eschilo è la prima opera messa in scena con la direzione artistica, la traduzione e le musiche di Ettore Romagnoli, le scene di Duilio Cambellotti e i costumi di Bruno Puozzo. Se l’opera di Eschilo fu il primo passo, la strada disegnata dall’INDA in oltre un secolo si è snodata attraverso figure mitiche come Medea, Edipo e Antigone e ha visto, dal 1927, anche l’esordio della commedia con Nuvole di Aristofane.
Custodi della memoria,
promotori di cultura
Se le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa si rinnovano ogni anno, la memoria dell’evento che ogni anno prende per mano migliaia di spettatori da tutto il mondo è custodita nell’archivio dell’INDA. L’archivio dichiarato dalla Sovrintendenza Archivistica Regionale di interesse storico particolarmente importante con il decreto n° 7/2013 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, raccoglie un’amplissima collezione di documenti, immagini, bozzetti e materiali. Nella sede dell’INDA, a Palazzo Greco, si può così consultare un patrimonio librario, documentale e artistico. Un patrimonio che costituisce una risorsa rilevante per uno studio storico della messinscena teatrale nel teatro all’aperto, dei grandi temi di storia della tradizione classica, ma anche una base di dialogo da cui partire per avviare una riflessione sull’eredità dell’Antico nel mondo contemporaneo. L’attività dell’INDA, che dal 1998 da ente pubblico è diventato una Fondazione, non si esaurisce solo con gli spettacoli classici al Teatro greco di Siracusa, il Festival internazionale del teatro classico dei giovani a Palazzolo Acreide e l’Accademia d’arte del dramma antico ma vede ogni anno un’intensa attività di organizzazione di eventi, convegni e dibattiti in tutta Italia. Dal 1931 viene poi pubblicata “Dioniso”, la rivista di studi sul dramma antico che oggi è diretta da Guido Paduano. Collegata all’attività scientifica della rivista è la pubblicazione dei “Quaderni di Dioniso” che raccolgono gli Atti dei Convegni organizzati dalla Fondazione Inda e monografie sui temi del teatro classico e la sua rinascita in età moderna.