Teatri Antichi Nostri
Teatri Antichi. Nostri Contemporanei
Miti leggende poesia e grandi interpreti
a Baia, Fiesole, Ferento, Grumento, Ostia Antica, Paestum
dal 30 giugno al 31 luglio 2017
Un progetto speciale MIBACT
Con il patrocinio di INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico
in collaborazione con ArcheoFrame – Università IULM Milano
La nostra cultura, la cultura contemporanea, porta con sé – spesso senza neppure accorgersene – la grande eredità del passato. Di un passato lontano quasi duemila anni, ma che aveva saputo cogliere con l’arte il senso profondo dell’essere umano. Per rendersene conto basta guardare ai moltissimi teatri greci e romani che si trovano nella nostra penisola. Molti sono famosi, moltissimi quasi dimenticati. Recuperarli è importante per restituire ai nostri territori la consapevolezza della loro storia e del valore culturale di cui sono portatori. Per questo un progetto che porti nei teatri antichi uno progetto capace di riproporre alla nostra contemporaneità i grandi miti e gli eroi classici è lo strumento più indicato, unitamente ad un racconto dei luoghi che ne favorisca la conoscenza e ne valorizzi il lascito. QAcademy, con il patrocinio di INDA (l’Istituto Nazionale per il Dramma Antico) che opera da sempre in questa direzione, ha proposto un progetto speciale per valorizzare alcuni teatri antichi. La scelta cade sui Teatri Romani di Fiesole e di Ostia Antica, sui bellissimi e certo meno conosciuti teatri romani di Grumentum (in Basilicata) e di Ferento (nei pressi di Viterbo), a Baia nei Campi Flegrei e tra i templi greci di Paestum, accanto al teatro in parte cancellato dagli uomini. Accanto alla scelta dei luoghi vi è quella dei testi che verranno rappresentati che va al di là della pur importante riproposizione dei classici greci e latini.
www.teatriantichi.it
www.qacademy.it
La nascita di Roma: con Carandini tra leggenda storia e archeologia
La nascita di Roma come non l’avete mai ascoltata: a Ostia Antica l’archeologo e grande affabulatore Andrea Carandini sul palcoscenico del teatro antico ripercorrerà, tra testi classici e i suoi lunghi studi storici e archeologici uno degli eventi cardine della civiltà occidentale. Lo spettacolo sarà l’evento di apertura della rassegna “Il mito e il Sogno” il 30 giugno. Sul palco, insieme a Carandini narratore d’eccezione che contrappunterà la sua ricostruzione sulla nascita della città eterna mettendo insieme le testimonianze e i ritrovamenti degli scavi archeologici e i testi degli storici e degli scrittori romani, Anna Bonaiuto e Massimo De Francovich per le letture dei testi. Uno spettacolo inedito capace di emozionare e coinvolgere il pubblico degli appassionati e non in una cornice suggestiva. Tra storia e mito uno degli atti fondativi della nostra civiltà, come succede solo quando vede la luce non un semplice insediamento di capanne, non lontano dalla riva del Tevere, ma una urbe destinata a passare alla storia come “eterna” Un grande archeologo (che proprio a Ostia ha iniziato nei primi anni Sessanta la sua ricerca) e due grandi attori trasformeranno la leggenda di Roma in un vero e proprio story telling, in occasione anche dei 2000 anni dalla morte di Tito Livio. La cantata della grecità: Ovadia tra Ritsos e i classici Moni Ovadia, grande narratore e conoscitore delle civiltà e delle storie che dall’antico portano alla modernità, interpreta un testo “cucito” – con l’aiuto di Luciano Canfora, profondo conoscitore della cultura classica – sul tema dei miti e degli eroi antichi. Lo spettacolo parte dai testi classici e dalla loro rilettura contemporanea del grande poeta greco Ghiannis Ritsos, uno degli autori maggiori del nostro Novecento, capace di trovare una voce autentica, moderna e umanissima agli dei e agli eroi dell’antica Grecia, mostrandoci il mito e il suo cadere sulla terra. Tra i miti scelti da Moni Ovadia quelli di Elena, Agamennone e Crisotemi, la figlia di Agamennone e di Clitennestra. Grandi miti che hanno attraversato la letteratura classica per approdare alla nostra contemporaneità: il confronto tra i testi e le diverse sensibilità e lo spirito acuto dell’autore-attore ce li restituiscono in maniera affascinante e brillante. Sul palco insieme a Moni Ovadia ad eseguire musica dal vivo ci saranno Stefano Albarello (qanun), Dimitris Kotsiouros (bouzouki e baglamas), Paolo Rocca (clarinetto, clarinetto basso). Fonico Mauro Pagiaro. Lo spettacolo sarà preceduto da un “Racconto dei luoghi”, ovvero da una breve narrazione – proposta da un attore – della storia di ciascun sito. Il progetto infatti vuole contribuire alla valorizzazione dei luoghi non solo con lo spettacolo ma anche favorendo la loro conoscenza storica e artistica.
CALENDARIO
La cantata della grecità. L’età dei miti senza età Carducci, Dante, Eschilo, Euripide, Omero
a cura di Moni Ovadia e Luciano Canfora con Moni Ovadia
musica dal vivo con Stefano Albarello: qanun, Dimitris Kotsiouros: bouzouki e baglamas
Paolo Rocca: clarinetto, clarinetto basso
fonico: Mauro Pagiaro
progetto realizzato in coproduzione con Corvino Produzioni Il racconto dei luoghi
Un attore introdurrà lo spettacolo con un breve racconto di ciascun sito.
Consulenza artistica al progetto Roberto Andò
Gli spettacoli ad Ostia Antica sono in coproduzione con Progetto Goldestein