Quattro sezioni per raccontare cento anni di storia del teatro, delle arti sceniche e visive, delle rappresentazioni classiche a Siracusa attraverso opere di grandi artisti come Duilio Cambellotti, Alfonso Amorelli e Lele Luzzati.
Resterà aperta fino al 16 febbraio la mostra La scena ritrovata – Da Cambellotti ai contemporanei all’ex convento di San Francesco. L’esposizione è curata dalla Fondazione Inda in collaborazione con l’assessorato alle Politiche per la valorizzazione del Territorio, lo Sviluppo Culturale e l’Incoming del Comune di Siracusa nell’ambito degli eventi direttamente promossi dall’assessorato del Turismo della Regione Siciliana.
“L’esposizione – sono le parole di Antonio Calbi, Sovrintendente della Fondazione Inda – documenta ancora una volta lo stretto legame fra il ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco e il mondo delle arti visive e non solo visive che Inda ha sempre nutrito e perseguito lungo i decenni sin dalla sua nascita. Il teatro è arte dell’ascolto e del vedere. La relazione fra arti sceniche e arti visive è stato uno dei più fertili delle avanguardie del primo Novecento, e questa vivacità fra discipline che potrebbero risultare fra loro distanti è stata un segno forte del secolo scorso, ma con origini che affondano nel Quattro e Cinquecento, a partire dalle progettazioni di teatri e scenografie realizzate da Leonardo nelle sale del Castello Sforzesco di Milano. Ma pensiamo anche agli artisti coinvolti nella creazioni di spazi scenici, da Picasso a Leger a Arnaldo Pomodoro. Alla straordinaria avventura della Bauhaus, di Weimar e Dessau. Pensiamo all’apporto alla reinvenzione dello spazio scenico degli architetti, un capitolo del quale voglio ricordare almeno Gae Aulenti e il suo sodalizio con Luca Ronconi. O Stefano Boeri e il suo bosco morto come limbo drammatico delle Troiane della passata stagione al Teatro Greco. Protagonista assoluto di questo liaison fra teatro e arte qui a Siracusa resta l’insuperato Duilio Cambellotti, artista poliedrico e sorprendente che risulta quasi un art director complessivo di Inda, con la sua elegante inventiva applicata alla grafica, e dunque ai manifesti delle stagioni, alle scene, ai costumi”.
“Le rappresentazioni classiche rappresentano uno dei tasselli preziosi dell’Heritage materiale e immateriale di Siracusa – ha dichiarato Fabio Granata, assessore alle Politiche culturali del Comune di Siracusa -. Questa mostra offrirà a cittadini e viaggiatori una grande emozione e una attrattiva legata alla tradizione Classica e a Cambellotti. La prossima riapertura della sede storica del Gargallo e la trasformazione di San Francesco in un presidio di Teatro, arte e Cultura saranno ulteriori importanti tappe del progetto”.
Il percorso espositivo è suddiviso in quattro sezioni:
- Duilio Cambellotti. Lo scenografo autodidatta: esposizione di maquette, elementi di scenografia, disegni, abiti di scena, fotografie;
- La scena ritrovata. Dal teatro d’attore al teatro di regia: esposizione di manifesti maquette abiti di scena, fotografie;
- – Antica Mirabilia: Deus ex Machina e macchine sceniche: esposizione delle maquette INDA ed elementi di scenografia e Dal testo alla scena. Studio e visione dei classici: videoteca e sala ascolto dei materiali dall’archivio multimediale INDA, con la partecipazione degli allievi dell’Accademia d’arte del Dramma Antico di Siracusa;
- I Contemporanei: esposizione di abiti di scena disegnati da grandi costumisti teatrali e realizzati dal laboratorio sartoriale della Fondazione Inda per consentire ai visitatori di conoscere e scoprire l’evoluzione stilistica e la tecnica decorativa attraverso i costumi di scena pensati per le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 16 febbraio, da giovedì a domenica, dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 18 alle 21. L’ingresso è libero.
(Le foto sono di Maria Pia Ballarino)