Massimo Cacciari apre il Convegno Dell’Inda
“L’incontro con la tragedia greca non stato per me solo un’esperienza culturale, ma soprattutto un fatto esistenziale che mi ha imposto le regole dell’essere nel mondo, col mondo, e del fare. Come si fa a vivere senza tragedia greca?”.
Ha esordito così, stamane, in una sala gremita oltre misura, Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, aprendo il convegno dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico in corso di svolgimento al Molino Stucky Hilton Venice.
“Stiamo attraversando un’epoca antitragica – ha detto – in cui manca l’assunzione di responsabilità e in cui la colpa è sempre degli altri”.
Il sindaco di Venezia non ha perso l’occasione per attualizzare il tema del confronto “Le ragioni della follia. La vergogna e la colpa”, rispetto alla complessa realtà e politica che sta vivendo il nostro Paese.
“Il senso della colpa di cui si discute oggi – ha soggiunto Cacciari -, in questo eccellente seminario dell’Inda, è proprio l’elemento mancante nella stagione che stiamo vivendo, l’assenza di ogni tipo di imputabilità, in cui la cultura del fare è sostituita dalla cultura del non fare e vige la consuetudine di non assumersi responsabilità, ne tanto meno colpe. Il dramma, nella sua accezione greca del fare deve essere un valore da recuperare”.
Rivolgendosi soprattutto alle centinaia di studenti dei licei provenienti da Padova, Venezia e Brescia che partecipano al convegno, il sindaco filosofo ha invitato i giovani ad un approccio esistenziale dello studio del classicismo.
Nel suo saluto ai convegnisti, Massimo Cacciari ha ricordato di aver ricevuto alcuni anni fa la cittadinanza onoraria di Siracusa, a testimonianza del legame forte tra Venezia e la città in cui il teatro classico continua a vivere.