Settant’anni in scena tra teatri, televisione e cinema. Compie oggi 100 anni Gianrico Tedeschi, volto mitico del Carosello, vero mito del mondo del teatro dello spettacolo e gentiluomo d’altri tempi.
Una vita trascorsa in scena, Tedeschi è stato Pantalone nell’Arlecchino servitore di due padroni, nel 1974, ma anche Peachum nell’Opera da tre soldi di Strehler e ancora a teatro con la regia di Visconti e Squarzina, nella commedia musicale di Garinei. E poi sceneggiati, varietà in televisione e cinema fino all’ultimo spettacolo, nel 2016, Dipartita finale, con la regia di Franco Branciaroli quando è salito sul palco insieme a Ugo Pagliai e Massimo Popolizio.Una vita che è un romanzo, Tedeschi, durante il secondo conflitto mondiale venne internato nei campi di concentramento di Beniaminovo e Sandbostel in Polonia e Wietzendorf in Germania dopo essere stato catturato in Grecia ed essersi rifiutato di andare a Salò. E Gianrico affrontò quell’internamento recitando Enrico IV di Pirandello ai compagni di lager.
Si diplomò nel 1947 all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma e, dopo il debutto con Giorgio Strehler, recitò in molte compagnie e teatri: dalla commedia musicale di Garinei, a La Dodicesima notte di Shakespeare con la regia di Orazio Costa dove divise il palco con attori come Nino Manfredi e Salvo Randone. Attore di grande versatilità e di personalissimo umorismo, fu uno dei protagonisti della prosa televisiva (I giocatori, Tredici a tavola, La padrona di raggio di luna, La professione della signora Warren per citare solo alcuni titoli), ma offrì prove brillanti anche nello spettacolo leggero: nel 1961 affiancò Bice Valori e Lina Volonghi nel varietà di Falqui Eva ed io e nel 1977 partecipò a Bambole, non c’è una lira. Prese parte anche ai grandi sceneggiati della Rai, interpretando, tra gli altri, personaggi come Marmeládov in Delitto e castigo (1963), Sorin ne Il gabbiano (1969) e Paolino in Demetrio Pianelli (1963). Protagonista assiduo della trasmissione pubblicitaria Carosello, al quale prestò più volte il suo volto buffo e arguto.Sempre negli anni ’70 interpretò, a teatro, il cardinale Lambertini. Nella stagione 1972-1973 partecipò anche alla trasmissione radiofonica Gran varietà, in quel momento condotta da Raffaella Carrà, interpretando il personaggio del Conversevole della Domenica, un oratore che si esprime in un linguaggio ricercato per un pubblico che lo comprende solo a tratti. Nel 2011 interpreta l’industriale Oldfield ne La compagnia degli uomini di Edward Bond, una produzione del Piccolo Teatro di Milano, con la regia di Luca Ronconi. Per questa interpretazione vince il Premio Ubu come migliore attore.
Al Teatro Greco di Siracusa, nel 1990, interpretò il Precettore nell’Elettra del 1990 con la regia di Guido De Monticelli.
In questa clip vi proponiamo i suoi momenti insieme in scena ==> bit.ly/GianricoTedesc