Spettacoli classici, oltre 10.500 presenze nei primi tre giorni
Un tripudio per Medea di Seneca diretta da Paolo Magelli
Una vera e propria ovazione per Valentina Banci e tutto il cast di Medea di Seneca. Si è chiuso con un tripudio, questa sera al Teatro Greco di Siracusa, il debutto al cinquantunesimo ciclo di rappresentazioni classiche dello spettacolo diretto da Paolo Magelli.
Sono state oltre 4 mila le persone che hanno assistito a un piccolo evento considerando che l’opera scritta da Seneca non era mai stata messa in scena nell’ambito degli spettacoli classici allestiti dalla Fondazione Inda.
Per l’Istituto nazionale del dramma antico la stagione 2015 si è aperta con grandi numeri perché nelle prime tre serate sono state 10.600 le persone che hanno assistito alla messa in scena delle tragedie “Le Supplici” di Eschilo, “Ifigenia in Aulide” di Euripide e “Medea” di Seneca. Un numero in crescita rispetto alla stagione 2014, quella del centenario, quando nelle prime tre giornate le presenze erano state 9.500.
L’esordio assoluto è stato affidato a Magelli che ha parlato di “una tragedia di grande attualità che ripropone situazioni con le quali conviviamo oggi”. Un testo moderno che presenta “non una maga cattiva ma una donna coraggiosa, una novella Ulisse che ha aperto le vie del mare, una donna impazzita dall’amore e ferita a morte dall’abbandono di Giasone”.
I personaggi di questa tragedia che scava nella testa di Medea, alla quale ha dato una vita Valentina Banci, si muovono in una scena pensata dal genio creativo di Ezio Toffolutti (che ha curato anche i costumi) che ha ricreato un microcosmo dove “un’avventura dal grande moto si è cristallizzata nell’immobilismo più soffocante, presagio di morte, fine e violenza estrema”.
Per quanto riguarda invece il testo, Magelli ha arricchito la traduzione di Giusto Picone con un brano del drammaturgo e poeta tedesco Heiner Müller delineando “una creatura martoriata dentro la quale inizia una guerra tra due io, quello lunare che la spinge alla riflessione e alle contemplazione dell’anima e quello solare che le impone la distruzione di tutto”.
Oltre alla direzione di Magelli e alle scene e costumi curati da Ezio Toffolutti, a curare le musiche è stato Arturo Annecchino mentre sul palco sono saliti insieme a Banci (Medea) anche Filippo Dini (Giasone), Daniele Griggio (Creonte), Francesca Benedetti (Nutrice), Diego Florio (messaggero), Enzo Curcurù (Argonauta), le corifee Simonetta Cartia, Giulia Diomede, Clara Galante, Ilaria Genatiempo, Viola Graziosi, Elisabetta Arosio, Lucia Fossi, Carmelinda Gentile e Doriana La Fauci, i corifei Enzo Curcurù, Lorenzo Falletti, Diego Florio, Sergio Mancinelli e Francesco Mirabella, i bambini Francesco Bertrand e Gabriele Briante.
Mentre il cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici questa sera ha chiuso i tre giorni delle prime delle tre opere in cartellone, nel corso della mattinata sulle pietre dell’Akrai a Palazzolo si è aperta la ventunesima edizione del Festival internazionale del teatro classico dei giovani.
Ad inaugurare ufficialmente l’evento che coinvolge quest’anno oltre 1.500 studenti di 53 istituti da tutto il mondo sono stati il prefetto Armando Gradone, il sindaco di Palazzolo Carlo Scibetta e il consigliere d’amministrazione della Fondazione Inda Paolo Giansiracusa.
Sul palco ad aprire il festival, davanti alla scenografia pensata da Tony Fanciullo, è stata l’opera Agamennone di Eschilo messa in scena dal “Theatron” dell’università La Sapienza di Roma e diretta da Adriano Evangelisti. A causa delle cattive condizioni atmosferiche le esibizioni a Palazzolo sono state interrotte e gli spettacoli “Prometeo incatenato” di Eschilo della Adyghe state university, un ateneo russo ed Ecuba di Euripide, degli studenti greci del Department of food science Limnos sono state rinviate a domani. Si sono invece esibiti all’interno di una scuola di danza di Siracusa due ballerini dell’Accademia nazionale di danza. Nella giornata di oggi sono previsti altri tre spettacoli. Ifigenia in Aulide di Euripide del Kepler-Gymasium (Germania), Edipo Re di Sofocle del liceo “Novak” (Repubblica Ceca), Medea di Euripide della Municipal state school 31 (Russia).