ORESTEA
ATTO
SECONDO
La ripresa delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa dopo la Grande Guerra e l’epidemia di Spagnola
Palazzo Greco
dal 14 marzo 2022
al 18 settembre 2022
Orari: dal 14 marzo al 15 maggio, il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21;
dal 17 maggio al 30 settembre, tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 21.
Per informazioni e prenotazioni scrivere all’indirizzo email [email protected]
Mostra multimediale della Fondazione Istituto Nazionale del dramma antico, a cura di Marina Valensise e con la supervisione di Davide Livermore
Sono foto in bianco e nero che riproducono uno spettacolo storico attraverso gli attori della compagnia VariniBertiMasi, le pose delle Coefore, coi lori cori affidati alle fanciulle siracusane, le immagini delle scenografie e dei costumi di Duilio Cambellotti. Testimoniano di un’impresa straordinaria nata dall’energia e dalla lungimiranza di un gruppo di mecenati siracusani riuniti intorno ai fratelli Filippo e Mario Tommaso Gargallo di Castel Lentini, che contribuirono personalmente alla rinascita del Teatro Greco e alla produzione di spettacoli en plein air fra le rovine del celebre monumento del VII secolo avanti Cristo, scolpito nella roccia calcarea del Colle Temenite.
MOSTRA
inda
2021
Una prima sezione è dedicata ai protagonisti dell’impresa: il conte Mario Tommaso Gargallo di Castel Lentini; l’archeologo Paolo Orsi; il grecista Ettore Romagnoli, fino al 1928 direttore artistico delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco; il compositore Giuseppe Mulè, autore delle musiche e dei cori delle Coefore ispirati ai nòmoi greci che erano sopravvissuti secondo Alberto Favara nei canti popolari siciliani; l’artista Duilio Cambellotti, autore delle scenografie e dei costumi. Particolare attenzione è dedicata alla produzione dello spettacolo di cent’anni fa che vide coinvolti i docenti e gli allievi della locale Scuola d’Arte applicata all’Industria per l’esecuzione dei bozzetti di Cambellotti, i sarti e i costumisti come Manrico Bonetti di Padova, e gli attori della Compagnia Varini-Berti-Masi.
MANIFESTO
Il percorso della mostra si conclude con “Spazio del Tempo”, nell’allestimento ideato e realizzato da Carmelo Iocolano, entrando nel quale il visitatore potrà immergersi nell’atmosfera del Teatro Greco di cent’anni fa. Su uno schermo a 180 gradi vedrà proiettato un video realizzato da Alain Parroni, che grazie alla realtà aumentata mette in movimento le immagini di Angelo Maltese, restituisce il colore alle scene e ai costumi di Duilio Cambellotti, dà voce agli interpreti con la registrazione dei versi di Eschilo tradotti da Romagnoli, e delle musiche e dei cori di Giuseppe Mulè, interpretati dagli allievi e dai docenti dell’Accademia d’arte del dramma antico, sotto la direzione del maestro Marco Podda.
L’allestimento della mostra ha ottenuto la supervisione di Davide Livermore.
La mostra verrà inaugurata il 1 luglio 2021 e resterà aperta al pubblico fino al 30 settembre 2022, prima di iniziare il suo circuito nazionale e internazionale. Il catalogo della mostra è pubblicato da Electa.
DATE
AL 18 SETTEMBRE 2022