Orestea, allestimenti e nuove questioni. A cura di Margherita Rubino, Università di Genova.
Temi ed Approfondimento
Premio “Custodi della Bellezza” a Fiammetta Borsellino
Premio “Custodi della Bellezza” a Fiammetta Borsellino per aver sempre conservato con l’amore dei figli e la cura propria delle donne, accanto alla...
Procuratore Salvi, intervento su “Mito, tragedia e diritto”
Pubblichiamo l’intervento integrale di Giovanni Salvi, Procuratore generale della Corte di Cassazione. Il Procuratore Salvi, il 7 agosto, ha tenuto...
Sette contro Tebe – appunti di regia
Tebe è una città assediata, in preda al panico.
di Gianni Bonina
di Gianni Bonina
di Gianni Bonina
di Vincenzo Ruggiero Perrino
di Gianni Bonina
di Gianni Bonina
di Cesare de Seta
di Gianni Bonina
di Gianni Bonina
di Gianni Bonina
di Paolo Randazzo
di Titos Patrikos
di Giorgio Aricò
di Sotera Fornaro
di Vincenzo Ruggiero Perrino
di Paolo Randazzo
di Vincenzo Ruggiero Perrino
di Nicola Adragna
di Gianni Bonina
di Gianni Bonina
LA PRONUNCIA NEL TEATRO ANTICO di Vincenzo Ruggiero Perrino La lingua greca si presenta articolata sin dall’età del bronzo in vari dialetti, i quali...
di Edoardo Boncinelli
Con le foto di Fabio Caia e il commento del regista Claudio Longhi raccontiamo parti dello spettacolo, in scena fino al 28 giugno
Tremila anni nei quali la cultura occidentale non ha mai dimenticato il mythos greco. La costellazione di donne autentiche e diverse, Fedra e Antigone, Clitennestra e Ecuba, Elettra e Andromaca, che la tragedia greca ha lasciato in eredità alla nostra cultura, ha originato a sua volta altre culture riscritte o ispirate a quei modelli femminili, con una pienezza di percezione che spesso ha creato capolavori. Ma è Fedra che, prima di Isotta e come Isotta, rappresenta l’eros allo stato puro, quello che riflette la gratuità, casualità e arbitrarietà di ogni innamoramento. Nel tempo viene eliminata ora la vendetta e il suicidio di lei, ora la morte di Ippolito e perfino, a volte, la ripulsa di lui, ma il nucleo irresistibile del mythos è che Fedra si è innamorata di chi non doveva.
Perché nelle Supplici di Eschilo, le Danaidi rifiutano il matrimonio coi loro cugini, i figli di Egitto? Rifiutano il matrimonio in generale? O rifiutano il matrimonio coi consanguinei? E quali sono le ragioni per il rifiuto?
L’Azienda INDA e la Vocazione Originaria
Pubblicato sul programma di sala del XLV Ciclo di Spettacoli Classici, maggio-giugno 2009 La Onlus Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico...