Da venerdì 26 a domenica 28 aprile torna, nel cuore arabo-normanno della città di Palermo – il Cassaro Alto – l’importante manifestazione culturale “La Via dei Librai”, giunta alla quarta edizione.
Tre giorni dedicati ai libri, agli scrittori e ai lettori, nella ricorrenza della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore dell’Unesco, che promuoverà Palermo e ne farà #LaCittàdeiSaperi. Grazie alla partecipazione dei protagonisti del cosmo editoriale tante case editrici, associazioni, enti, istituzioni culturali e cittadini vengono coinvolti in presentazioni di libri, reading dal vivo, dibattiti e tavole rotonde, attività didattiche e altri eventi collaterali.
Anche la Fondazione INDA sarà presente con uno stand, insieme con gli altri 55 della manifestazione, non solo per far conoscere la programmazione della Stagione teatrale che prenderà il via nei prossimi giorni, ma anche per promuovere il suo patrimonio legato al teatro del mondo classico, unico nel suo genere nel panorama culturale italiano.
In particolare, saranno esposte le prime edizioni della prestigiosa rivista sul teatro antico Dioniso, programmi di sala degli anni passati e alcuni dei volumi più antichi di un tesoro posseduto dall’INDA: la Biblioteca della Fondazione (che, oggi, ha sede a Palazzo Greco a Siracusa), voluta nel 1927 dal Conte Mario Tommaso Gargallo, la quale custodisce oltre 4.000 volumi collocati in 12 librerie, perfettamente fruibile dagli studiosi e dal pubblico. All’interno sono conservati testi di drammaturgia greca e latina, filologia classica e medievale, archeologia, storia della danza e della musica, storia antica e moderna, letteratura italiana e straniera. I testi più antichi di essa risalgono alla fine dell’800 e arrivano sino ai nostri giorni; molti sono in lingua latina, inglese, francese o tedesca e la maggior parte di essi proviene dalle Università di Parigi, Buenos Aires, Göteborg, Heidelberg, Cambridge, Genova, Palermo, Firenze, Roma, Catania, Limoges.
Vi aspettiamo, quindi, questo fine settimana a Palermo per conoscere meglio l’Istituto Nazionale del Dramma Antico attraverso libri, testi e immagini che ci fanno vivere, quotidianamente, “un presente antichissimo”.