Il 12 Dicembre 2012 alle ore 17,30, nell’elegante cornice del Salone Amorelli di Palazzo Greco, sede dell’Inda, sarà presentata la recente pubblicazione del giovane siracusano Vincenzo Quadarella, dal titolo “Il non-luogo rivoluzionario”. Interverranno alla presentazione il Sovrintendente della Fondazione Inda, Fernando Balestra, e l’editore, Armando Siciliano.
Il non-luogo rivoluzionario vuole essere una lucida e immediata analisi storico-politica e filosofica dell’attuale condizione umana non solo in relazione all’individuo in sé ma anche in relazione ai sistemi politici, sociali e organizzativi che governano le “masse”.
Le tematiche toccate sono tutte drammaticamente attuali, dalla globalizzazione alla cultura dell’immagine, dal degrado culturale italiano alla mancanza di prospettiva politica dell’Unione Europea.
Non mancano toni che dal sarcasmo si spingono fino alla provocazione aperta, quando l’autore si sofferma a riflettere sulla sua Sicilia, proponendo di affidare il governo della sua terra direttamente a cosa nostra, così come propone una sorta di commissariamento dell’Italia da parte dell’Unione Europea per manifesta incapacità della sua classe dirigente.
L’autore riflette anche per “uscire” letteralmente dall’attuale situazione.
In definitiva questo pamphlet si delinea come la sfida di un giovane autore che, proponendo nuovi modelli socio-politici a cui affidarsi, invita a guardare oltre ciò che si vede, per ritrovare, in quel “non- luogo” tutto da costruire, l’umanità perduta e recuperarla attraverso una vera e propria rivoluzione culturale.
Un incontro con l’autore è fissato il 17 dicembre a Messina, presso la libreria Mondolibri.
L’autore sarà inoltre presente il 19 e il 20 dicembre a Catania e Palermo per una rassegna del lavoro editoriale di Armando Siciliano.
Il non-luogo-rivoluzionario. Estratto
«L’utopia, ovvero il non luogo che deve diventare luogo per un progetto che ha già forma, deve essere un punto di riferimento verso il quale orientare le proprie azioni, agganciando quelle stesse al valore della ricerca dell’umanità e della sua piena estrinsecazione in atti e azioni. Rivoluzione sì dunque, ma rivoluzione culturale; ossia cambio di prospettive e di fini, nel tentativo di andare, più lentamente, là dove l’umanità ritrovata ci porta […]».
«La civiltà utopica esiste e, per essere recuperata, l’uomo deve iniziare ad agire in quello spazio di sostanza. Trovare dunque l’ou topos, il non luogo, si può. Io immagino il non luogo posto esattamente al di là della globalizzazione. Perché il non luogo diventi luogo di espressione delle potenzialità umane occorre porre al centro di tutto l’umanità dell’uomo. Solo così il non luogo diventerà il luogo in cui l’umanità costruirà la propria dimora».
L’autore
Vincenzo Quadarella è nato a Siracusa nel 1975. Finiti gli studi classici, ha intrapreso la strada della musica e inciso due album. Dopo anni in giro per l’Italia e l’Europa, è tornato in Sicilia dove lavora nel teatro classico. L’amore per il suono e
la musica lo hanno portato a diventare sound designer, fonico teatrale e compositore di musiche per il teatro; la passione per la storia e la politica lo hanno spinto a leggere, studiare e impegnarsi in prima persona nell’associazionismo e nella
politica stessa. È già autore di testi per il teatro.