Un cast di prim’ordine con in testa Mariano Rigillo.
Giornale di Sicilia
L’Istituto Nazionale del Dramma antico ha annunciato il cartellone del prossimo anno. E parla di nuovi record di presenze
Uno spettacolo di sicuro successo, questa Lisitrata, che dal 1 luglio, insieme ad Aiace e Fedra, volerà ad Atene e al Teatro Romano di Tuscolo.
Era contento, soddisfatto, Edoardo Sanguineti, e dopo lo spettacolo, accompagnato sul palco ha raccolto con garbo e umiltà gli applausi commossi del pubblico, degli attori, del regista Carmelo Rifici, del sovrintendente Fernando Balestra.
Spettatori inermi, i marinai assistono al crollo di Aiace cui Maurizio Donadoni instilla la debolezza dell’eroe vinto, e il regista demanda il racconto dell’umano miserabile.
Sanguineti alla fine dello spettacolo, accolto sul palco dal regista Rifici, dagli attori e dal sovrintendente dell’INDA Balestra, scatena un’ovazione che non ha eguali in passato.
Selvaggia solo a metà questa “Medea” secondo Zanussi
Tra cielo e terra. Quella porzione di cono rovesciato che campeggia quest’anno sulla scena del teatro greco di Siracusa – ideata da Massimiliano e...
È ufficiale. La nomina dei nuovi componenti del consiglio d’amministrazione dell’Inda è arrivata direttamente dal ministero dei Beni culturali, confermando le indicazioni già fornite dai vertici della fondazione. Riconfermati Giovanni Nuzzo e Monica Centanni, come consigliere delegato resta Enza Signoreili, mentre entrano Pietrangelo Buttafuoco, Antonino Portoghese e Antonietta Trombatore. Certa anche la presenza, ma senza diritto dl voto, del presidente dell’associazione «Amici dell’Inda», Enrico Di Luciano.
Giorgio Albertazzi, che ha esclamato di voler presto tornare nel «grande teatro di Siracusa dove le pietre antiche parlano ancora oggi», ha assicurato che verrà rispettato lo spirito del testo ma che uno strappo – «un’operazione importante» – è in agguato…
Nicola Luccarini a Milano ha già proposto una collezione di abiti ispirati in parte ai costumi che andrà a realizzare per «Edipo». «Utilizzerò – annuncia nel frattempo – fibre naturali, metalli e cuoio, per raccontare sulla scena la tragedia senza alterare la sua essenza e l’originalità dei suoi eroi. Gli abiti saranno funzionali al personaggio. L’idea di vestire Albertazzi mi emoziona molto. Per lui intendo disegnare un costume che si addica al suo eroe mendìco fra i boschi: non più un re, ma un uomo che vaga per terre e persone».
Inutile chiedere di più a regista polacco, adesso, quando la suggestione dei luoghi fa pensare a tutto e a niente, ma sull’essenza della tragedia il maestro ha le idee chiare quando dice che ” per niente la realtà e l’umanità delle origini delle tragedie somigliano ai giorni nostri, alle tragedie della cronaca attuale: a quei tempi anche l’omicidio e la passione erano motivati da sentimenti potenti, fortemente radicati – osserva Zanussi – oggi si uccide per superficialità, e tutto, così appiattito, sembra una fiction. Anche l’amore”.
Lo straniero è il tema che lega le proposte di questo ciclo di rappresentazioni su cui verrà allestito un convegno internazionale previsto per l’8 e il 9 maggio, a cui parteciperanno grecisti, filologi, antropologi, teologi e filosofi, per consentire una lettura a più livelli di un fenomeno carico di suggestioni attuali. “Colgo l’occasione per comunicare il rinnovo de mandato al sovrintendente Fernando Balestra per tutta la durata della mia sindacatura”, così esordisce Visentin prima di illustrare i grandissimi nomi in gioco che vedremo impegnati per l’edizione 2009.
L’architetto ha detto “sì”, e lo ha fatto accettando la proposta del sovrintendente dell’Inda Fernando Balestra che con Fuksas aggiunge ancora un prezioso elemento alla rosa dei “famosi”: un team di tutto rispetto con il regista Krzysztof Zanussi per Medea, protagonista Elisabetta Pozzi, e Daniele Salvo alle prese con Edipo a Colono e il suo interprete Giorgio Albertazzi. Tutto lascia pensare ad una edizione innovativa
Fernando Balestra, sovrintendente dell’Istituto nazionale del dramma antico, anticipa particolari sull’allestimento della trilogia eschilea diretto da Pietro Carriglio e rilancia il ruolo della Fondazione.
Vai a raccontarli, al popolo del family day, i funesti presagi di Deianira giovinetta sul matrimonio, suffragati poi dalla realtà, con quell’Eracle che, povera lei, parte e ritorna, e poi riparte ancora. E che stavolta ha portato con sé anche la donna che ha fatto schiava solo per averla concubina.
Primi contatti, prime ipotesi di regia e primi approcci con gli attori per la formazione dei cast. I nomi sono conosciuti e apprezzati: Antonino Calenda, Piero Maccarinelli, Lorenzo Amato – una new entry il figlio (già attore) di Giuliano Amato. Si è tornati a parlare di Irene Papas. Molto probabile la rappresentazione dell’Ottavia di Seneca a Palazzolo Acreide.
C’è un tizzone anche stavolta, sulla scena, come nelle Troiane dell’altra sera, un nuovo tizzone, ma uno soltanto: è il tronco annerito di un grosso albero. E, appoggiato all’albero-tizzone, simbolicamente, un bastone da passeggio da anziana signora. Ecco Ecuba.
Si è messa in moto la macchina organizzativa dell’INDA: il Teatro Greco è già cantiere a cielo aperto, […] deserto di sabbia per Ecuba, e ancora sabbia lavica nella desolazione del campo di combattimento dopo la battaglia per le Troiane.