Grandi ritorni e artisti eccellenti per una stagione che promette di regalare grandi emozioni. L’Istituto Nazionale del Dramma Antico ufficializza i cast, ormai quasi completi, dei tre spettacoli del cinquantaduesimo Ciclo di rappresentazioni classiche: Elettra di Sofocle e Alcesti di Euripide in scena dal 13 maggio al 19 giugno e Fedra di Seneca dal 23 al 26 giugno.
A vestire i panni di Elettra sarà Federica Di Martino mentre Galatea Ranzi sarà Alcesti e Imma Villa interpreterà Fedra.
L’opera di Sofocle, affidata alla regia di Gabriele Lavia, con la traduzione di Nicola Crocetti, le scene di Alessandro Camera, i costumi di Andrea Viotti e le musiche di Giordano Corapi, vedrà anche il ritorno al Teatro Greco di Siracusa, dopo 12 anni, di Maddalena Crippa che vestirà i panni di Clitennestra e Maurizio Donadoni che sarà Egisto. Federica Di Martino è già stata tra i protagonisti degli spettacoli classici nel 2011 nella commedia Le Nuvole di Aristofane diretta da Alessandro Maggi mentre Crippa ha interpretato Medea nell’opera di Euripide diretta nel 2004 da Peter Stein. Per Maurizio Donadoni, invece, si tratterà della settima volta alle rappresentazioni classiche dopo aver impersonato personaggi come Giasone, Aiace e Creonte.
Alcesti di Euripide, affidata a Cesare Lievi, con la traduzione di Maria Pia Pattoni, le scene e i costumi di Luigi Perego e le musiche di Marcello Panni, vedrà i ritorni sul palco del Teatro Greco di Galatea Ranzi che sarà Alcesti e Stefano Santospago che interpreterà Eracle e il debutto di Danilo Nigrelli che invece vestirà i panni di Admeto. Per Galatea Ranzi si tratta della quarta partecipazione dopo aver interpretato Agave nel 2002, Antigone nel 2005 e Clitemnestra nel 2008 mentre Stefano Santospago sarà protagonista alle rappresentazioni classiche per la terza volta. L’attore ha vestito i panni di Ermes nel 2002 mentre nel 2008 è stato capocoro nell’Orestiade di Eschilo diretta Pietro Carriglio.
L’attrice Imma Villa esordirà al Teatro Greco con Fedra nell’opera di Seneca affidata alla regia di Carlo Cerciello, vincitore nel 2015 con “Scannasurice” del premio assegnato dall’Associazione nazionale dei critici di teatro al miglior spettacolo. La traduzione della tragedia latina è di Maurizio Bettini.