Albertazzi, perfettamente a suo agio nel ruolo del vegliardo e omaggiato alla fine dalla standing ovation del pubblico da tutto esaurito. Contornato da ottimi comprimari, a cominciare dall’Antigone accorata e piena d’amore filiale di Roberta Caronia e l’Ismene altrettanto fedele di Carmelinda Gentile, il sanguigno ed incisivo Creonte di Maurizio Donadoni, l’imponente e convincente re Teseo di Massimo Nicolini dalla bellissima voce.
Un connubio vincente con l’Inda fortemente voluto dalla Comunità Montana dei Castelli che, per bocca del presidente Giuseppe Di Righi, ha confermato il sodalizio anche per l’anno prossimo, con un doveroso ringraziamento alla Regione Lazio ed alla Provincia che, unitamente agli sponsor privati, hanno permesso la realizzazione di questa rassegna culturale. Dopo la seconda tragedia “Medea” andata in scena ieri sera con un’ottima Elisabetta Pozzi e un altrettanto sold out con seicento biglietti staccati, stasera è la volta de “Le Supplici”, alle 21, da un progetto di Fernando Balestra. Domani sera la conclusione con un concerto gratuito di musiche vivaldiane eseguito dall’orchestra d’archi “Musica Lierensis”.
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