Teatro greco:
Il teatro greco di Siracusa è la massima espressione dell’architettura teatrale e della tecnica scenica di epoca greca giunta fino a noi e deriva dall’ampliamento che Ierone II fece eseguire nel III sec. a.C. La sua importanza è in connessione con la presenza a Siracusa di Eschilo che nel 476 a.C. vi rappresentò le Etnee e i Persiani. Il teatro, tuttavia, veniva utilizzato anche per le assemblee del popolo, come luogo di culto e di grandi processi pubblici.
La struttura si divide in tre parti ben distinte: la cavea, l’orchestra e la scena. La cavea, che ha un diametro di 138 m, originariamente era costituita da 67 ordini di gradini divisi in nove settori da scalette di servizio che permettevano l’accesso ai vari ordini di sedili ed è tagliata orizzontalmente a metà altezza da un largo ambulacro, il diazoma. La parete settentrionale di quest’ultimo è ornata da modanature e reca incisi i nomi di alcune divinità e di alte personalità della famiglia del basileus cui venivano intitolati i vari settori.
L’orchestra è lo spazio semicircolare ai piedi della cavea nel quale originariamente si trovava l’altare dedicato a Dioniso, il cui culto è strettamente legato alla nascita e allo sviluppo del teatro nel mondo greco e dove si esibiva il coro. Tra l’orchestra e la scena sono presenti due passaggi in parte coperti, interpretati come scale carontee che permettevano l’apparizione o la scomparsa improvvisa dei personaggi sulla scena.
Dell’edificio scenico restano solamente le numerose tracce impresse sulla roccia e trincee di fondazione che sono testimonianza delle trasformazioni subite dalla scena attraverso i secoli. Ai lati sono presenti due grandi piloni risparmiati nella roccia che furono inclusi, in età romana, nella scena. In questo periodo vengono soppressi gli accessi originari all’orchestra, le cosiddette parodoi, e si realizzano nuove gallerie (cryptae) a forma di “L” scavate nella parte inferiore dei cunei esterni della cavea.
Oggi, il teatro è ancora utilizzato per spettacoli di teatro portati in scena dalla Fondazione Inda attirando visitatori da tutto il mondo.