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Storia della rivista

da | Mag 8, 2009

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“Dioniso” è la rivista di studi sul teatro antico dell’Inda, fondata nel 1931, che si è avvalsa nel tempo della collaborazione di illustri studiosi della drammaturgia greca e latina. L’attività teatrale ed editoriale dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico precede tuttavia la nascita della prestigiosa rivista e coincide con le prime Rappresentazioni Classiche, nel 1914, in occasione delle quali fu pubblicato un bollettino intitolato ”Pubblicazione del Comitato per le rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa”.

Lo scoppio della prima guerra mondiale svuota la scena del Teatro greco e interrompe la pubblicazione del bollettino: l’attività editoriale ha una ripresa dopo sette anni, in occasione del II Ciclo di Spettacoli (Coefore di Eschilo), con la pubblicazione di un bollettino periodico dal titolo ”Rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa”.
Le pubblicazioni sono curate dal “Comitato per le Rappresentazioni classiche” fino al bollettino dell’aprile-maggio 1924; solo più tardi vi appare invece la dicitura Istituto Nazionale del Dramma Antico, successivamente alla trasformazione del Comitato promotore ad ente nazionale, nel 1925. La scelta editoriale che segna queste prime pubblicazioni dell’Istituto esprime l’esigenza di coniugare l’approfondimento filologico alla divulgazione, creando così una rivista densa di contenuti ma anche di facile lettura, in perfetta aderenza alla linea adottata nella messinscena degli spettacoli al Teatro greco di Siracusa. Il sommario spazia dunque da approfondimenti sui drammaturghi dell’antichità e sulle opere in cartellone a contributi relativi al rapporto tra dramma antico e arti figurative, sino a includere testi sulle riscritture del mito e del teatro antico nelle letterature europee. Ma non solo. I bollettini esprimono un forte legame con la stagione teatrale in corso e pubblicano interessanti contributi sui suoi protagonisti – attori, scenografi, traduttori, musicisti e coreografi – e sulle esperienze di messinscena nei teatri all’aperto in Italia e in Europa. Uno spazio è inoltre riservato agli eventi, con la stesura di un vero e proprio notiziario culturale, e alle recensioni. La ricerca dell’interazione e della “trasparenza” del comitato direttivo, si traduce non solo su riflessioni e note riguardanti le scelte culturali dell’istituto, ma anche nella pubblicazione del rendiconto economico delle attività.

Nel 1929 la pubblicazione comincia ad assumere la forma di una rivista con una periodicità di sei fascicoli bimestrali; nel 1931 nasce la rivista “Dioniso” con la dicitura “Dioniso. Bollettino dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico”. La redazione è composta dall’archeologo Biagio Pace (presidente dell’Istituto), e da studiosi di chiara fama quali Ettore Bignone, G. Alfredo Cesareo, Nicola Festa. Rispetto alla pubblicazione precedente, “Dioniso” si configura da subito come rivista specializzata – sostanzialmente svincolata, dal punto di vista tematico, dalla stagione teatrale in corso – e ospita contributi di filologia classica e critica letteraria, studi di archeologia, recensioni, saggi su temi di tradizione classica. La rivista mantiene la stessa linea anche negli anni ’50-’60 con la direzione ventennale di Raffaele Cantarella.

Nel 1960, da “Bollettino dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico” la rivista “Dioniso” diventa “Trimestrale di studi sul dramma antico” sebbene la trimestralità venga rispettata nella numerazione più che nelle uscite. Sotto la dicitura di “Comitato direttivo” (e, successivamente, Comitato di redazione) vi figurano Paolo Enrico Arias, Raffaele Cantarella, Giacopo Caputo, Quintino Cataudella, Francesco Della Corte, Vittorio De Falco, Eugenio Della Valle, Santo Mazzarino, Ettore Paratore, Nino Sammartano (commissario dell’Istituto), Manara Valgimigli. Questa edizione ripristina un rapporto importante con la stagione teatrale, riservando uno spazio cospicuo ad Eschilo proprio nell’anno della messinscena dell’intera Orestiade , cui è peraltro dedicato un convegno di cui vengono pubblicati gli atti. Questo numero di “Dioniso” ospita inoltre foto di scena dello spettacolo diretto dal duo Gassmann-Lucignani, con una scelta editoriale che ricorda le prime pubblicazioni del Comitato. Si danno inoltre alle stampe gli Atti dei Congressi Internazionali di Studi sul Dramma Antico pubblicati nei volumi del 1965, 1967, 1969.

A seguito di un periodo di crisi istituzionale dell’INDA, la pubblicazione successiva riprenderà nel 1975 con il volume XLV, 1971-74, comprendente gli atti del IV Congresso Internazionale di Studi sul Dramma Antico. Nel 1976 la rivista rinuncia alla direzione trimestrale, e viene nominata “Rivista di studi sul teatro antico”; prosegue inoltre la pubblicazione degli Atti dei Congressi Internazionali. Nel 1989 vengono introdotte modifiche sostanziali nella rivista, diretta – già dalla fine degli anni ’70 – da Giusto Monaco e Dario Del Corno. Si decide infatti di conferirle nuovo assetto, ripartendo il volume in due fascicoli annuali con cadenza periodica semestrale; la prima parte di ciascun fascicolo contiene contributi di natura filologica e teatrologica, la seconda recensioni ed esperienze riferite al teatro in atto, con l’intenzione di informare il lettore su spettacoli e rivisitazioni di testi del repertorio antico greco e latino attraverso recensioni o resoconti di collaboratori ed esperti di teatro. La nota programmatica introduttiva al I volume di questa serie esprime chiaramente la ricerca di una “posizione di militanza teatrale”, che consenta di “accostarsi al settore teatrale antico nel duplice versante di parola da interpretare nella sua dimensione teatrale e filologica, e di parola intesa come “pre-testo”, e dunque destinata a fare i conti con una scena, uno spazio, una esecuzione”. Nello stesso anno sono pubblicati gli atti del XII Congresso Internazionale del Dramma Antico. La pubblicazione prosegue così fino al 1994 e, dopo una interruzione di sei anni, riprende nel 2002, in una forma rinnovata, come rivista annuale della Fondazione INDA. In questa nuova versione, tra il 2002 e 2008, vengono pubblicati sei volumi, editi dalla casa editrice Palumbo, con la direzione di Giusto Picone. Il comitato di redazione è composto da Angela Andrisano, Caterina Barone, Oscar Belvedere, Gianni Guastella, Olimpia Imperio, Giuseppina Sartorio Pisani, Nicola Savarese, Maria Clara Ruggieri Tricoli. La rivista comprende inizialmente tre sezioni tematiche (“Testi”, “Scena”, “Monumenti”) rispettivamente dedicate a temi relativi alla drammaturgia greco-latina, interventi sulle problematiche teoriche della messa in scena di testi antichi, questioni prettamente archeologiche e museografiche. Nel 2006 si sceglie di aggiungere uno spazio specifico dedicato allo studio della tradizione classica, la sezione “Dopo l’antichità” che ospita sia contributi dedicati ai temi tradizionali della “fortuna dell’antico”, sia riflessioni più ampie sui filtri culturali attraverso cui il teatro antico è stato letto e reinterpretato nella cultura moderna e contemporanea. Il sesto volume della nuova serie di Dioniso, pubblicato nel 2008, contiene inoltre gli atti del convegno INDA “Pianto e riso nel teatro greco e latino” (25-28 settembre 2003).

Dopo un’interruzione di qualche anno, inizia una nuova serie con il numero del 2011. La rivista è diretta da Guido Paduano, ha un Comitato scientifico composto da Remo Bodei, Massimo Cacciari, Bruno Cagli, Luciano Canfora, Giovanni Cerri, Maria Grazia Ciani, Giulio Ferroni, Erika Fischer- Lichte, Hellmut Flashar, Helene Foley, Nadia Fusini, Delia Gambelli, Mario Martone, Marianne McDonald, Carles Miralles, Bernd Seidensticker, Richard Tarrant, Alfonso Traina, Giuseppe Voza. I membri del Comitato di redazione sono Anna Beltrametti, Elena Fabbro, Massimo Fusillo, Alessandro Grilli, Serena Mirto, Maria Pia Pattoni, Alessandra Pedersoli, Gianna Petrone, Stefania Rimini, Elena Rossi, Margherita Rubino.

La rivista ha cadenza annuale, e pubblica contributi (sottoposti a peer review) sul teatro antico, sulla sua fortuna in età moderna e su problemi legati alla messa in scena.

“Dioniso”: numerazione dei volumi e dei fascicoli

La prima pubblicazione, sotto forma di un bollettino, risale agli inaugurali spettacoli siracusani del 1914 realizzati grazie alla volontà di un Comitato di cittadini guidato dal conte Mario Tommaso Gargallo. Si è trattato di un numero unico pubblicato dallo stesso Comitato e intitolato ”Pubblicazione del Comitato per le rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa sotto la direzione del dott. Enrico Mauceri”.
Dopo questa pubblicazione segue un periodo di pausa dovuto allo scoppio della prima guerra mondiale, pausa che è durata fino al 1921, anno in cui si riprende la pubblicazione di un bollettino periodico dal titolo ”Rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa” . Le pubblicazioni vengono curate dal Comitato fino al bollettino dell’aprile-maggio 1924, e dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico a partire dalla ripresa della pubblicazione del nuovo numero datato giugno 1928.

Nel 1928 vengono pubblicati quattro fascicoli. Nel 1929 la pubblicazione comincia ad assumere la forma di una rivista con una periodicità di sei fascicoli bimestrali e infine dal 1931 assume il nome ‘Dioniso’. Sempre nel 1929 l ‘INDA, di seguito a un accordo con la Società Swets e Zeitlinger N. V. di Amsterdam di ristampare e ripubblicare i fascicoli di Dioniso raccolti in volumi, decide di iniziare nuovamente la numerazione con il volume n.1. Essendo ogni volume comprensivo di sei fascicoli dal 1929 al 1942, a seguito della pausa bellica che durerà dal 1943 al ’46, vengono pubblicati 9 volumi invece che 14 e l’ultimo del 1942 comprende solo 3 fascicoli. Nel 1947 le pubblicazioni riprendono con il vol. X ‘nuova serie’ con la volontà di far coincidere annata a volume. I fascicoli vengono ridotti a quattro per annata anche se il ritmo previsto spesso non è rispettato e accade che un solo fascicolo valga per due numeri. Ad ogni modo la pubblicazione prosegue fino al 1959 con il vol. XXII. Dal 1960 la rivista da ‘Bollettino dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico’ diventa ‘Trimestrale di studi sul dramma antico’, e secondo una numerazione per anno, questo volume, come volume unico, cioè non suddiviso in fascicoli, è contrassegnato come anno XXXIV; così fino al 1970 come volume anno XLIV di nuovo suddiviso in 4 fascicoli. La trimestralità viene rispettata solo nella numerazione, i volumi del 1965, 1967, 1969 sono dedicati alla pubblicazione degli Atti dei Congressi Internazionali di Studi sul Dramma Antico. A seguito di un periodo di crisi istituzionale dell’INDA, la pubblicazione successiva riprenderà nel 1975 con il volume XLV, 1971-74, numerato quindi come volume e non come anno, comprendente gli atti del IV Congresso Internazionale di Studi sul Dramma Antico; i volumi successivi XLVI-L torneranno invece a corrispondere ciascuno ad un anno. Le difficoltà insorte tra gli anni ’60-’70 vengono appianate con la decisione di chiamare volumi 33-44 quelli numerati secondo gli anni, con l’inconveniente però di un vuoto nella collezione che risulta così composta:

  • Voll. 1-9 dal 1929 al 1942
  • Voll. 10-22 nuova serie dal 1947 al 1959
  • Voll. 34-50 dal 1960 al 1979

Nel 1976 la rivista rinuncia alla periodicità trimestrale, e assume il sottotitolo ‘Rivista di studi sul teatro antico’; i voll. 46, 48, 50, 52, 54, 55, 57 pubblicano gli Atti dei Congressi Internazionali di Studi sul Dramma Antico. Nel 1989, si decide di ripartire il volume in due fascicoli annuali con cadenza periodica semestrale. Il volume LIX del 1989 contiene anche gli atti del XII Congresso Internazionale del Dramma Antico.

La pubblicazione prosegue così fino al 1994, e dopo una interruzione di sei anni riprende nel 2002 con la pubblicazione dei congressi tenuti nel 1995 e 1997 e anche, in una forma rinnovata, come rivista annuale della Fondazione INDA di cui, tra il 2002 e 2008 vengono pubblicati sei volumi. La nuova serie è inaugurata nel 2011 sotto la direzione di Guido Paduano.

On-line gli indici dal 1921 al 2007 | dal 2011 al 2013

ISSN 1824-0240

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